martedì 13 settembre 2011

Se ci scappa la schiappa


Eh, il nostro auscultatissimo Premier, convocato come persona informata dei fatti dalla Procura della Repubblica di Napoli in merito all'indagine che vede come principale indiziato Giampaolo Tarantini, non ha perso tempo ad indicare una realtà di comodo (il suo) per non dover ammettere una realtà di fatto (il nostro, nel senso di posteriore fottuto). Come spiegare, sennò, la ridicola arrampicata sugli specchi della beneficenza alla famiglia bisognosa, dettata dal non poter semplicemente smentire i soldi dati sottobanco a Tarantini? Ventimila euro a botta (ogni riferimento ai colpi dati alle prostitute è puramente volontario), secondo la Procura, elargiti attraverso la fedele segretaria Marinella Brambilla ed in barba alle norme antiriciclaggio varate dallo stesso Governo Berlusconi. Solo per questo, in qualsiasi altro paese, anche il più incivile, il Capo del governo si sarebbe già dimesso. In Italia, invece, terra notoriamente vessata da una millenaria dittatura comunista, è permesso ad un cittadino di intralciare le indagini della magistratura e di poter scorrazzare libero per l'Europa a raccontar frottole sulla solidità della nostra economia, quando, secondo fonti del FMI (Fottuti Magistrati Inopportuni), negli ultimi dieci anni l'Italia fa meglio solo di Haiti. Ma, si sa, quando lo scemo indica la luna, nel paese degli stolti ci si prepara ad assistere all'eclissi.

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